giovedì 28 gennaio 2010

Poi puoi anche spararti: Piramide di paura

Sir Arthur Conan Doyle era sempre stato molto reticente sulla gioventù della sua creatura Sherlock Holmes. Tuttavia egli non aveva neanche mai descritto il suo detective come una sorta di mix tra Piero Chiambretti, Hulk Hogan e Jessica Fletcher, un piccoletto pronto a fare a pugni ad ogni occasione che non si sa come e perchè svela tutto l'arcano alla fine del romanzo (o del film, in questo caso).
Se siete disperati per aver speso cinque euro (o forse anche più) per il film diretto dal marito di Madonna con protagonisti il reincarnato (simpatico attore problematico, per carità) di "Uno strano caso" (forse più noto per un ruolo secondario ne "La donna esplosiva"), la ragazza di cui si innamorò Tanino, Jude Law e Mark Strong (sui quali non mi dilungo per questioni di spazio), certamente varrà la pena scaricare da internet (perchè credo sia ormai introvabile) "Piramide di paura".
Diretto da Barry Levinson, con Nicholas Rowe nel ruolo di Sherlock Holmes, Alan Cox nel ruolo di Watson e Sophie Ward nel ruolo di Elizabeth Hardy (fidanzata di Sherlock), il film narra come la creatura di Conan Doyle si scoprì detective, in età adolescenziale, in seguito alla morte del suo maestro, professor Waxflatter (interpretato meravigliosamente da Nigel Stock).
Scrive il Morandini: "...La 1ª parte è tutta godibile: ha scatto e fantasia. Con la sua accumulazione di effetti, duelli, trappole, la 2ª stucca...".
Naturalmente non mi trattengo dal dirvi che il colpevole non è il maggiordomo bensì il maestro di spade di Sherlock, Rathe (interpretato da Anthony Higgins).



Scene da "Piramide di paura" (1985)



La ragazza di Sherlock Holmes ai tempi di "My name is Tanino" (2002)

Volpino Lester Bangs

Nessun commento: